mercoledì 29 aprile 2020

Step #12 PENSIERO MEDIEVALE E MODERNO

Il paesaggio nel medioevo

Il Cantico delle creature, anche noto come Cantico di Frate Sole, è un cantico di San Francesco d'Assisi composto intorno al 1224. Il cantico è considerato la più famosa poesia religiosa della letteratura italiana.

Raffigurazione di San Francesco d'Assisi
«Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione.
A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente per il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci dai la luce. E lui è bello e raggiante con grande splendore: te, o Altissimo, simboleggia.
Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle.
Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l'aria e per il cielo; per quello nuvoloso e per quello sereno, per ogni stagione tramite la quale alle creature dai vita.
Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.
Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti, con fiori variopinti ed erba.
Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.
Beati quelli che le sopporteranno serenamente, perché dall'Altissimo saranno premiati.
Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale.
Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà. In questo caso la morte spirituale non procurerà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.»

Ho scelto quest'opera in quanto è una lode a Dio per il suo operato, tra cui il paesaggio naturale. Inoltre vi è uno spirito di fratellanza tra l'uomo e gli elementi naturali  che infatti chiama con appellativi come "fratello, sorella". Infine gli elementi del paesaggio naturale vengono descritti con amore e gratitudine e con sole connotazioni positive come per avviene per il vento, l'aria e il cielo, l'acqua, il fuoco e la terra.

domenica 26 aprile 2020

Step #11 NELLA PANDEMIA

Il paesaggio e il Covid-19


Immagine rappresentativa delle restrizioni personali(come l'uso
della mascherina) e sugli effetti di questi sull'ambiente
Il  paesaggio ha  risentito positivamente degli effetti della pandemia infatti grazie alle  osservazioni satellitari sono stati rilevati bruschi cambiamenti di inquinamento atmosferico, aspetto che è stato recentemente evidenziato dall’ESA e dalla NASA per i casi di Cina e Italia, le più colpite dal Coronavirus. Inoltre secondo alcuni scienziati non è un caso che il Coronavirus sia esploso in zone in cui l’inquinamento è forte e i polmoni delle persone sono già sottoposti ad uno stress dovuto ad un inquinamento ambientale e atmosferico. La correlazione tra il paesaggio inquinato e il Covid-19 è ancora tuttavia da approfondire ma ci sono esempi come Wuhan, che si trova in una delle regioni più inquinate della Cina e la pianura Padana, che è una delle regioni più inquinate d’Italia, che fanno riflettere.

(Fonti: https://www.ingegneri.cc/inquinamento-e-covid-19-quali-sono-gli-effetti-del-lockdown-sullambiente.html
https://www.agensir.it/mondo/2020/03/31/coronavirus-luca-fiorani-fisico-di-fronte-alla-natura-bisogna-rimare-umili-e-semplici/

giovedì 16 aprile 2020

Step #10 SEQUENZA CINEMATOGRAFICA

IL PAESAGGIO NEI FILM

https://www.youtube.com/watch?v=9dQRzHoYQk4

Immagine del castello di Hogwarts, tratta dal film 
Video in cui Harry Potter nel terzo film "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" a cavallo dell'ippogrifo vola sulle principale location del film. Subito si vede il castello di Hogwarts, i cui esterni incantevoli della scuola appartengono alla Cattedrale di Gloucester nel Gloucestershire in Inghilterra, poi il lago che appartiene alla Virginia Water, una cittadina inglese nota per l'omonimo lago nel Surrey ed infine il bosco di Ashridge.

(Per saperne di più sui paesaggi dove è stato girato Harry Potter: https://nospoiler.it/2018/03/02/dove-e-stato-girato-harry-potter-tutte-le-location-dei-film/

mercoledì 15 aprile 2020

Step #09 Arte Figurativa

Canaletto, Il Canal Grande e la chiesa di Santa Maria della Salute
Realizzata nel 1725
Conservata al Luovre, Parigi





Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto, è un pittore che era specializzato nei paesaggi e nelle vedute dove spesso cercava di mescolare città e natura, ambiente e quadro borghese.







Friedrich, Viandante sul mare di nebbia
Realizzato nel 1818
Conservato ad HamburgerKunsthalle, Amburgo



Il viandante prova un senso di imperfezione sperimentato dall'uomo durante la contemplazione dell'infinto qui rappresentato dall'immenso mare di nebbia che fa emergere la vista del paesaggio sottostante che è la vita. Il viaggiatore romantico si perde di fronte al paesaggio nebbioso in un atteggiamento contemplativo visto come estrema esperienza interiore e spirituale: in questo modo, egli indaga impietosamente la propria anima, i suoi dubbi e certezze.








Step #08 DIALOGHI PLATONICI


Le cose belle – diceva Platone – sono difficili. Ma il paesaggio sembra sottrarsi a questa legge: è bello ed è “facile”, poiché tutti sono in grado di apprezzarlo.

I libri e la città (Fedro 229b-230e)

Fedro, scritto da Platone probabilmente intorno al 370 a.C., è un dialogo tra due personaggi: Fedro e Socrate.

Fedro e Socrate si siedono sotto un platano. Socrate si meraviglia per la bellezza del luogo, e Fedro gli dice che, evidentemente abituato a non mettere piede fuori da Atene, si sta comportando come uno straniero.

“Sii comprensivo con me, carissimo. Infatti a me piace imparare, ma i luoghi e gli alberi non sanno insegnarmi niente, mentre lo fanno gli uomini in città. Ma tu, mi pare, hai trovato il pharmakon (droga) per farmi uscire, perché come quelli che guidano gli animali affamati muovendo davanti a loro una fronda o qualche frutto, tu, agitandomi davanti discorsi in libri, mi condurrai evidentemente in giro per tutta l'Attica e in qualunque altro luogo tu voglia”

Ho scelto questo dialogo poiché esprime come un paesaggio naturale possa essere d'ispirazione come avviene per Socrate che ne è ammaliato, invece non lo è per Fedro che si sente uno straniero e non sa attingerne alcun insegnamento.

Step #07 OPERA POETICA

La presenza del paesaggio nella poetica

"Il lampo" di Giovanni Pascoli




Commento: la presenza del paesaggio nell'opera


"Il lampo" viene pubblicata per la prima volta nella terza edizione di Myricae, nella sezione "Tristezze".

Dal carteggio di Pascoli emerge che questa poesia si riferisce alla morte del padre e al suo ultimo sguardo da morente.

Il paesaggio appare, improvvisamente, per un fugace lampo che, squarciando la notte, illumina una casa: l’immagine è una metafora della brevità della vita, della sua precarietà.

Anche altri elementi del paesaggio sono usati come metafore: la casa che viene descritta attraverso il colore bianco, per segnarne l'aspetto positivo come rifugio di fronte al temporale e il nero della notte con sensazioni opposte di paura e angoscia.

Il valore simbolico è reso evidente dalla personificazione di alcuni elementi naturali del paesaggio come la terra che è ansante e il cielo che è tragico. Gli aggettivi utilizzati descrivono le reazioni fisiche e psichiche tipiche dell’essere vivente che prova paura, pur essendo riferiti a elementi paesaggistici.

Step #06 TESTO NARRATIVO

Il paesaggio nel "Il Signore degli Anelli"


Una delle ambientazioni del film
Se ci si interroga sulle ragioni del successo mondiale de "Il Signore degli Anelli" vengono alla mente diverse risposte. Si può pensare che si tratti dell'epica raffigurazione della lotta tra il bene e il male; o della elaborazione di un mondo in un certo senso mitico, in quanto popolato di creature come elfi, gnomi, nani o della straordinaria capacità di delineare la psicologia di personaggi complessi.
Tuttavia c'è forse un altro aspetto dell'opera, meno evidente ad un prima osservazione ma pervasivo della sua struttura, come l'ambientazione del romanzo, della sua collocazione geografica e paesaggistica. Parliamo, insomma, della Terra di Mezzo.
Al di là delle magnifiche cartine geografiche, disegnate dallo stesso Tolkien, che ci danno il senso di una terra reale, nella sua distribuzione tra pianure e montagne, deserti e mari, laghi e fiumi, zone desertiche e zone densamente popolate, l'impressione di realtà è molto maggiore ad aprire le pagine del romanzo stesso. Lo scrittore vi dispiega infatti tutta la sua particolare abilità di fisiologo improntato al profondo simbolismo che rende il romanzo una raffigurazione del dramma cosmico che contrappone i principi del bene e del male.

Ma vediamo, scorrendo il romanzo, qualche esempio di tale magica presenza dello sfondo, che emerge quasi a personaggio dominante. Nel capitolo “In tre si è in comagnia” leggiamo:

"I boschi che fiancheggiavano il sentiero diventarono più fitti; gli alberi erano ora più giovani e folti e, lungo il viottolo che scendeva a precipizio in una falda della collina, molti cespugli di noccioli crescevano sulle pendici da ambedue i lati. Infine gli Elfi deviarono a destra, fuori del sentiero. Una pista erbosa correva pressochè invisibile nella fitta foresta, ed essi la seguirono, nel suo ripido serpeggiare su per le pendici boscose, fino alla sommità delle creste dei colli che si ergevano nella fertile pianura della grande vallata. Uscirono all'improvviso dal buio denso degli alberi, e si trovarono in una vasta radura colorata di grigio dalla notte. Era circondata su tre lati dai boschi, ad est si apriva uno strapiombo, ove crescevano alberi scuri le cui chiome ondeggiavano nella brezza. Ancor più sotto la pianura si stendeva piatta ed offuscata, dominata dalle stelle." (S.d.A. pg.120)





martedì 14 aprile 2020

Step #5 SPOT PUBBLICITARI

Messaggi pubblicitari


Spot pubblicitario della Coop
Spot pubblicitario dell'Ikea


In questo primo messaggio pubblicitario, il paesaggio viene visto dal punto di vista naturalistico come qualcosa da tutelare, battaglia di cui l'azienda Coop dello spot se ne vuole fare protagonista. Invita così i clienti ad investire in essa anche con lo scopo di proteggere il paesaggio naturalistico.





In questo messaggio pubblicitario l'azienda produttrice di mobilio cerca di creare un collegamento diretto tra la sua produzione e il paesaggio circostante.





Spot pubblicitario del Mulino Bianco



In questo ultimo spot, questo specifico quadro paesaggistico viene usato come uno strumento identificativo per l'azienda.








Step #04 MITO

L'interazione tra miti e paesaggio
Toph, dominatrice della terra




Toph è identificata come una dominatrice della terra estremamente talentuosa. 
Ha la capacità elementare di rimodellare e controllare rocce e fango, e sabbia fine. 
Questa è cieca dalla nascita, ma grazie alle sue vaste abilità da dominatrice, riesce a localizzare oggetti e i loro movimenti intorno a lei percependo le loro vibrazioni.

Tuttavia in un ambiente non roccioso lei non può esercitare questi suoi poteri magici e questo è sfruttato dagli antagonisti della serie  ,“Avatar-la leggeda di Aang”, che la rinchiudono in ambienti a lei sfavorevoli. Una delle debolezze di questo personaggio è infatti quella di dipendere dal paesaggio in cui si trova.

lunedì 13 aprile 2020

Step #03 IMMAGINE


"Un paesaggio è uno stato d’animo." (Henri Frédéric Amiel)

Pittura realizzata dall'autrice del post

Step #02 ORIGINI DEL TERMINE

Storia del termine "paesaggio"

Esistono varie indagini che riguardano l’origine della parola Paesaggio, tuttavia fra i vari filoni interpretativi quello che sembra offrire maggiori livelli di approfondimento è quello, anzitutto, affrontato dalla francese Martinet che ha trattato il tema in un convegno presso l’Università di Saint-Ètienne nel 1983. 
Secondo Martinet, il concetto di paesaggio prende corpo nella lingua neerlandese della seconda metà del XV secolo con il termine landschap, usato dai pittori fiamminghi . Nelle loro opere, la natura diventa infatti il soggetto stesso del quadro con un approccio profondamente nuovo che – secondo le parole del pittore Joachim Paternier citate dall’autrice – “rovescia la scala dei valori riconosciuti fino a quel momento e allarga smisuratamente il paesaggio a detrimento delle figure tenute ormai come subordinate”.
Pur confermando l’origine neerlandese della parola, anche se corretta in lantscap, di diverso avviso è Yves Luginbühl, geografo francese, presente al convegno del 1983, secondo il quale la matrice è il composto di lant (territorio) e scap, equivalente del termine tedesco schaft (comunità). È una parola quindi che lega territorio e comunità, nata nei territori litoranei olandesi, danesi e tedeschi nei quali erano insediate le rispettive popolazioni locali. 

Step #01 bis CONFRONTO CON ALTRE LINGUE

Il termine nelle altre lingue 

La Convenzione europea del Paesaggio ha affrontato la questione producendo il Glossario in lingua francese e inglese che organizza in ventinove vocaboli i principali concetti senza tuttavia poter superare la diversità dei terreni culturali nei quali le due lingue affondano le radici: resi in apparenza simili dal Glossario, sono in realtà diversi i significati delle parole Paysage e Landscape che noi in italiano traduciamo Paesaggio omologando in un unico termine storia e concetti difformi. A complicare ulteriormente la situazione bisogna aggiungere che, pur così presente e diffusa nella cultura europea, Paesaggio non è una parola universale: in certe culture e lingue non esiste, ed è tradotta ricorrendo a vocaboli che hanno però un significato diverso. Jade Tabet, componente libanese del Comitato del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, intervenendo sul tema della Raccomandazione relativa al Paesaggio urbano storico del 2011 ravvisava la “necessità di definire e condividere il significato di questo concetto perché, ad esempio, in lingua araba non esiste e il ricorso ad altre parole potrebbe rivelarsi fuorviante”.

(Fonte: https://www.labsus.org/wp-content/uploads/2018/05/LP_Alberto_Cagnato_Le_origini_del_Paesaggio_maggio_2018-1.pdf )

Traduzioni

Inglese: landscape
Tedesco: landschaft
Spagnolo: paisaje
Francese: paysage

Step #01 SIGNIFICATO DEL TERMINE

Definizione del termine:

  1. Area territoriale caratterizzata da un determinato complesso di elementi fisici, biologici e antropici: paesaggio alpino, lacustre, fluviale
  2. Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo: restammo ad ammirare quell’incantevole paesaggio SIN. panorama | (est.) aspetto tipico di una regione ricca di bellezze naturali: la difesa del paesaggio costiero amalfitano
  3. Pittura, foto e sim. che ritrae un paesaggio
(Fonte:https://dizionaripiu.zanichelli.it/cultura-e-attualita/le-parole-del-giorno/parola-del-giorno/paesaggio/)
      4. Veduta, panorama; parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato
       5. Il complesso degli elementi che costituiscono i tratti fisionomici di una certa parte della superficie                        terrestre; si può considerare come la sintesi astratta dei paesaggi visibili, in quanto rileva di essi                          soltanto i caratteri che presentano le più frequenti ripetizioni sopra uno spazio più o meno grande,                    superiore in ogni caso a quello compreso da un unico orizzonte



Giovanni Comisso
Che cos'è un paesaggio per...

  • "Io vivo di paesaggio, riconosco in esso la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi, i quali funzionavano come potenti richiami."
    (Giovanni Comisso)


  • "Il paesaggio non ha linguaggio e la luce non ha grammatica, eppure milioni di libri cercano di raccontarli."(Robert Macfarlane)

Salvatore Settis
  • "Paesaggio è l’equilibrio fra natura e cultura. Fra spiagge, monti, colline, pianure come furono un tempo e come sono, popolati di città, di villaggi, di cascine. Ogni paesaggio ha la sua storia: fatta di creatività e di distruzioni (guerre, terremoti, barbarie); di meraviglie e di errori. Questa diversità rispecchia quel che siamo (come il volto di ciascuno è “lo specchio dell’anima”): perciò ognuno ha il paesaggio che si merita. L’Italia fu il “giardino d’Europa”, dove l’architettura è una seconda natura, indirizzata a fini civili (Goethe). Prima al mondo, ha posto la tutela del paesaggio tra i suoi principi fondamentali (Costituzione, art. 9). Ma a questi valori siamo sempre meno fedeli. Quale paesaggio lasceremo in eredità alle generazioni future?"(Salvatore Settis)

Sinonimi

Sinonimi del termine paesaggio sono: panorama, veduta, vista, ambiente, veduta.

(Fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/paesaggio_%28Sinonimi-e-Contrari%29/ )

Step #25 DIALOGO FINALE

Dialogo finale sulla tutela del paesaggio da un punto di vista sociale, etico ed utopico Beatrice : Amo venir al mare, immergermi nell...