"Il lampo" di Giovanni Pascoli
Commento: la presenza del paesaggio nell'opera
"Il lampo" viene pubblicata per la prima volta nella terza edizione di Myricae, nella sezione "Tristezze".
Dal carteggio di Pascoli emerge che questa poesia si riferisce alla morte del padre e al suo ultimo sguardo da morente.
Il paesaggio appare, improvvisamente, per un fugace lampo che, squarciando la notte, illumina una casa: l’immagine è una metafora della brevità della vita, della sua precarietà.
Anche altri elementi del paesaggio sono usati come metafore: la casa che viene descritta attraverso il colore bianco, per segnarne l'aspetto positivo come rifugio di fronte al temporale e il nero della notte con sensazioni opposte di paura e angoscia.
Il valore simbolico è reso evidente dalla personificazione di alcuni elementi naturali del paesaggio come la terra che è ansante e il cielo che è tragico. Gli aggettivi utilizzati descrivono le reazioni fisiche e psichiche tipiche dell’essere vivente che prova paura, pur essendo riferiti a elementi paesaggistici.