mercoledì 15 aprile 2020

Step #06 TESTO NARRATIVO

Il paesaggio nel "Il Signore degli Anelli"


Una delle ambientazioni del film
Se ci si interroga sulle ragioni del successo mondiale de "Il Signore degli Anelli" vengono alla mente diverse risposte. Si può pensare che si tratti dell'epica raffigurazione della lotta tra il bene e il male; o della elaborazione di un mondo in un certo senso mitico, in quanto popolato di creature come elfi, gnomi, nani o della straordinaria capacità di delineare la psicologia di personaggi complessi.
Tuttavia c'è forse un altro aspetto dell'opera, meno evidente ad un prima osservazione ma pervasivo della sua struttura, come l'ambientazione del romanzo, della sua collocazione geografica e paesaggistica. Parliamo, insomma, della Terra di Mezzo.
Al di là delle magnifiche cartine geografiche, disegnate dallo stesso Tolkien, che ci danno il senso di una terra reale, nella sua distribuzione tra pianure e montagne, deserti e mari, laghi e fiumi, zone desertiche e zone densamente popolate, l'impressione di realtà è molto maggiore ad aprire le pagine del romanzo stesso. Lo scrittore vi dispiega infatti tutta la sua particolare abilità di fisiologo improntato al profondo simbolismo che rende il romanzo una raffigurazione del dramma cosmico che contrappone i principi del bene e del male.

Ma vediamo, scorrendo il romanzo, qualche esempio di tale magica presenza dello sfondo, che emerge quasi a personaggio dominante. Nel capitolo “In tre si è in comagnia” leggiamo:

"I boschi che fiancheggiavano il sentiero diventarono più fitti; gli alberi erano ora più giovani e folti e, lungo il viottolo che scendeva a precipizio in una falda della collina, molti cespugli di noccioli crescevano sulle pendici da ambedue i lati. Infine gli Elfi deviarono a destra, fuori del sentiero. Una pista erbosa correva pressochè invisibile nella fitta foresta, ed essi la seguirono, nel suo ripido serpeggiare su per le pendici boscose, fino alla sommità delle creste dei colli che si ergevano nella fertile pianura della grande vallata. Uscirono all'improvviso dal buio denso degli alberi, e si trovarono in una vasta radura colorata di grigio dalla notte. Era circondata su tre lati dai boschi, ad est si apriva uno strapiombo, ove crescevano alberi scuri le cui chiome ondeggiavano nella brezza. Ancor più sotto la pianura si stendeva piatta ed offuscata, dominata dalle stelle." (S.d.A. pg.120)





Step #25 DIALOGO FINALE

Dialogo finale sulla tutela del paesaggio da un punto di vista sociale, etico ed utopico Beatrice : Amo venir al mare, immergermi nell...