mercoledì 15 aprile 2020

Step #08 DIALOGHI PLATONICI


Le cose belle – diceva Platone – sono difficili. Ma il paesaggio sembra sottrarsi a questa legge: è bello ed è “facile”, poiché tutti sono in grado di apprezzarlo.

I libri e la città (Fedro 229b-230e)

Fedro, scritto da Platone probabilmente intorno al 370 a.C., è un dialogo tra due personaggi: Fedro e Socrate.

Fedro e Socrate si siedono sotto un platano. Socrate si meraviglia per la bellezza del luogo, e Fedro gli dice che, evidentemente abituato a non mettere piede fuori da Atene, si sta comportando come uno straniero.

“Sii comprensivo con me, carissimo. Infatti a me piace imparare, ma i luoghi e gli alberi non sanno insegnarmi niente, mentre lo fanno gli uomini in città. Ma tu, mi pare, hai trovato il pharmakon (droga) per farmi uscire, perché come quelli che guidano gli animali affamati muovendo davanti a loro una fronda o qualche frutto, tu, agitandomi davanti discorsi in libri, mi condurrai evidentemente in giro per tutta l'Attica e in qualunque altro luogo tu voglia”

Ho scelto questo dialogo poiché esprime come un paesaggio naturale possa essere d'ispirazione come avviene per Socrate che ne è ammaliato, invece non lo è per Fedro che si sente uno straniero e non sa attingerne alcun insegnamento.

Step #25 DIALOGO FINALE

Dialogo finale sulla tutela del paesaggio da un punto di vista sociale, etico ed utopico Beatrice : Amo venir al mare, immergermi nell...