mercoledì 10 giugno 2020

Step #25 DIALOGO FINALE


Dialogo finale sulla tutela del paesaggio da un punto di vista sociale, etico ed utopico

Beatrice: Amo venir al mare, immergermi nella natura e staccare da tutto una settimana
Giulia: Io preferisco la montagna la trovo più rilassante e poi con tutto questo affollamento, di naturale resta poco
Beatrice: Di naturale c’è il mare che è già sufficiente a trasmettermi calma e serenità
Giulia: A me impressiona vederlo in questi condizioni, così inquinato e con le persone che si divertono in modo sfrenato senza alcun riguardo per lasciare la spiaggia pulita
Beatrice: Ho letto di recente sulla Repubblica che è aumentato il numero di delfini morti lungo le coste toscane e il principale motivo sarebbe proprio l’inquinamento marittimo. Infatti soprattutto nel Mediterraneo c’è un altissima presenza di contaminanti che indirettamente entrano a far parte della catena alimentare dell’ecosistema marino.
Giulia: Sai noi italiani abbiamo uno dei mari più inquinati al mondo secondi alcune ricerche. Un bruttissimo primato!
Beatrice: La responsabile del clima dell’ONU ha affermato come non ci restino più di 10 anni per prevenire disastri irreversibili, ma è utopico pensare che in 10 anni tutti gli stati decidano di mettere in primo piano la questione ambientale, la vedranno sempre come qualcosa di secondario agli interessi economici
Giulia: Non essere negativa! Se tutti facessimo la nostra parte…
Beatrice: Si ma coloro che hanno più influenza come i politici sanno che altri tipi di campagna elettorale sono più efficaci per i loro scopi personali
Giulia: Questo è perché non c’è una sufficiente coscienza collettiva
Beatrice: Forse la collettività di recente si è sensibilizzata grazie a personaggi come Greta Thunberg.. ma in modo non abbastanza tecnico da poter far scelte sostenibili negli spostamenti, nelle scelte alimentari e negli acquisti in generale
Giulia: A proposito di scelte alimentari mia sorella è diventata vegana e questa è sicuramente una scelta che porta benefici all’ambiente, ad esempio si diminuiscono il consumo di risorse idriche che stanno dietro l’allevamento degli animali…pensa che ad esempio una mucca beve più di 200 litri di acqua al giorno!! Io non dico di diventare tutti vegani però sicuramente se fossimo tutti più sensibili a cosa mangiamo
Beatrice: Io, ad esempio, mangio tutto normalmente ma cerco di evitare di comprare alimenti con troppi imballaggi, mangiare prodotti di stagione, evitare sprechi ai fornelli...Però complimenti a tua sorella, io non c’è la farei a diventare vegana
Giulia: In realtà lei più che per motivi ambientali lo è diventata per motivi sociali infatti troppi terreni vengono impiegati dalle multinazionali per la produzione di monoculture destinate ad ingrassare gli animali dell’occidente e questo porta a una cattiva distribuzione delle risorse a scapito delle popolazioni più povere.
Beatrice: Anche la questione ambientale è una questione sociale infatti il 95 per cento della popolazione mondiale respira aria “insalubre” e più si è poveri più la qualità dell’aria peggiora. Nei paesi sottosviluppati le stufe a legna o a carbone rappresentano ancora lo standard a basso costo per gran parte dei nuclei familiari rurali e i danni alla salute provocati dalla combustione domestica di biomassa sono evidenti quando le morti causate dall’inquinamento atmosferico sono indicate in rapporto alla popolazione.
Giulia: Eppure c’è ancora gente che pensa non gli riguardano queste tematiche e siano lontane da loro, tuttavia i cambiamenti climatici non conoscono confini e non risparmiano neanche i virtuosi
Beatrice: Giusto! E’ proprio necessario che tutti facciamo la nostra parte
Giulia: Mi sembra un po’ utopico
Beatrice: No!! E’ solo come quando vedi un libro spesso che tre mesi dopo dovrai esporre ad un orale, e ti sembra impossibile tu possa riuscire ad impararlo tutto; ma in realtà passo dopo passo se non rimandi troppo ce la fai….E lo stesso si può pensare con la questione climatica, se non rimandiamo troppo passo dopo passo possiamo prevenire disastri irreversibili!
Giulia: Vero! Alla fine è sempre riportabile ad un problema scolastico J

Siti utilizzati come fonti per i dati scientifici:

Step #24 LA SINTESI FINALE

Sintesi finale

Partendo da una citazione di Robert Macfarlane "Il paesaggio non ha linguaggio e la luce non ha grammatica, eppure milioni di libri cercano di raccontarli." si vede come il paesaggio abbia una connotazione universale  e le origini del termine sono infatti olandesi, danesi e tedesche.

Il paesaggio spesso non è solo utilizzato per indicare delle aree territoriali, bensì serve per esprimere i gli stati d'animo che questo scaturisce nell'uomo, ad esempio in Leopardi la natura assume una connotazione positiva per poi divenire una "madre assassina", mentre nella poesia "Lampo" la natura viene vista come metafora della precarietà della vita. 

Inoltre esso,spesso, risulta essere l'elemento distintivo in spot pubblicitari o film, come nel "Signore degli Anelli" o "Harry Potter" che vantano entrambi ottime ambientazioni, o in personaggi stessi che incarnano elementi naturali.

Tuttavia il paesaggio non è solo qualcosa di "tangibile" bensì anche argomento filosofico che come afferma Platone "è cosa bella", qualcosa di artistico. Tale bellezza la riscontriamo innamorandoci del paesaggio di cui siamo circondati che già lodava San Francesco d'Assisi con "Il cantico delle creature".

Tuttavia di recente si è discusso come il paesaggio non venga tutelato abbastanza a causa di uno sviluppo economico sfrenato che scienziati attivisti hanno duramente contestato. Infatti anche sulla recente pandemia mondiale vi sono stati trovati dei collegamenti con l'inquinamento nelle zone in cui questa si è diffusa maggiormente.

Infine per la maggior parte degli studiosi la tutela del paesaggio è anche argomento eticosociale che alcuni guardano ancora come un argomento utopico lontano dall'essere realizzato, altri invece lo guardano con più positività riferendosi alle opere sostenibili già realizzate.

lunedì 8 giugno 2020

LA BELLEZZA PAESAGGISTICA ITALIANA

Dolomiti, Alto Adige
Una delle foto più iconiche dei turisti è quella che si fa approdati al Rifugio Locatelli, appostato su una cresta a cavallo di due versanti. Un punto estremamente panoramico, che si può raggiungere o dalla Val Fiscalina, con un percorso di circa 3 ore e un dislivello di 900 metri, o arrivando direttamente con la macchina al Rifugio Auronzo, per un itinerario molto più semplice e adatto a tutti.



Paesaggi toscani

Se si parla di panorami italiani, toccherà fare una tappa in Toscana sulla Val d'Orcia, che si gode dal giardino di Palazzo Piccolomini a Pienza. Dopo un doveroso giro al suo interno, addentro la cultura e architettura toscane, si approda al fascinoso giardino di stampo umanista, e ad un panorama da cartolina sulla valle.





Villasimius - Spiaggia di Porto giunco – Sardegna
L'antica torretta di avvistamento la si può raggiungere partendo dalla caletta di Porto Giunco. Attraverso un facile percorso, si arriva a destinazione, ai cinquanta metri sul livello del mare. È da qui che si può aprire lo sguardo verso la costa, per vedere la torretta circondata dalla macchia verde di vegetazione sarda e dal blu intenso del suo mare. Da qui si può ammirare anche lo stagno di Notteri, un cerchio blu a separare una linea di costa dall'altra di questo piccolo promontorio.



Rocca Calascio – Abruzzo

Uno dei punti panoramici più caratteristici del Parco del Gran Sasso è quello che si ha raggiungendo la Rocca Calascio.  A conferma dell'alto valore scenografico di questo posto, basta citare grandi classici del cinema che ne hanno fatto il set per alcune delle loro scene: LadyHawke, Il Nome della Rosa, The American.


domenica 7 giugno 2020

Step #23 MAPPA CONCETTUALE

MAPPA CONCETTUALE SUL PAESAGGIO


Step #22 SERIE TV

Una camminata in montagna


Episodio 1-"I preparativi"
Sono le undici di sera e Marco continua a rigirarsi nel letto. Decide così di ricontrollare ancora una volta lo zaino per non rischiare di dimenticare qualcosa. "Bottiglia presa, merendine energetiche prese, panini presi, kway....". Controlla così ancora di aver impostato la sveglia e poi cerca di addormentarsi, non ricordandosi l'ultima volta che ha dovuto imporsi di addormentarsi e mettere da parte ogni pensiero.

Episodio 2- "Un ambientalista come compagna"
"Driin", sono le cinque del mattino. Marco si precipita a fare colazione, ultimi preparativi e poi mette in moto l'auto. Quando arriva davanti a casa di Clara, lei è già lì raggiante ad aspettarlo. Per Marco questa non sarà solo una camminata in montagna, ma sarà anche il luogo della prima uscita con la bellissima Clara, studentessa di biologia e amante della natura.
Immagine dei Laghi Blu
In macchina Clara non fa che continuare a raccontare a Marco le curiosità delle valli che gli aspettano: "Sai il dislivello è di circa 800 metri da Chianale (1800 metri di altitudine) e l'itinerario che percorreremo è colmo di laghi suggestivi tra cui i laghi Bes, il lago Nero, il lago Blu...". Marco continua ad annuire nonostante preferirebbe parlare di altro. Arrivati a Chianale Marco e Clara si mettono gli scarponi e Clara va a riempire la borraccia da una fontana. Quando nota che Marco si è portato una bottiglia di plastica inizia con una contestazione da ambientalista quale è "Lo sai che di recente la plastica è stata definita il vero mostro del mare e che in mare la plastica finisce in giganteschi accumuli di spazzatura che formano dei veri e propri vortici...!!". Marco si scusa così un po' scocciato e pensa al suo "pranzo al sacco" anche poco sostenibile. Iniziano così la camminata e Clara si ferma ogni volte a raccogliere fazzoletti, cartacce abbandonati lungo il sentiero rendendo così la camminata ancora più faticosa. Marco nel frattempo continua a non capire l'amore per la natura di Clara che la porta a tanti sforzi.
Arrivati a destinazione, i due ragazzi consumano il pranzo circondati da un paesaggio che premia tutti i loro sforzi. Davanti a questa bellezza i ragazzi si rilassano e passano così un bel pomeriggio.

Episodio 3-"Un cambio di prospettiva"
E' ormai passato un giorno dalla gita in montagna, ma a Marco non è ancora passato quel leggero dolore ai muscoli delle gambe dovuto a quella faticosa camminata. Ripensa così a quel magnifico paesaggio che li ha fatti innamorare della montagna e li ha così predisposti ad una serena chiacchierata. Marco comprende così gli sforzi di Clara verso la tutela del paesaggio così necessari verso tanta bellezza paesaggistica.

Step #21 ETICA

La tutela del paesaggio è solo etica?

Mentre per alcuni chi tutela del paesaggio lo fa in base a una concezione estetica (il paesaggio viste infatti visto come una "veduta", assimilabile a un quadro) e non in base ad un'etica.
Per la maggior parte degli studiosi invece la tutela del paesaggio è argomento eticoDobbiamo infatti ormai partire da una definizione operativa di paesaggio, passando dal paesaggio "estetico" (da guardare) al paesaggio "etico" (da vivere). Vi è un nesso primario fra paesaggio e ambiente, «valore costituzionale primario e assoluto» secondo la Consulta, implica il forte legame fra tutela del paesaggio e tutela della salute, fisica e mentale. Tuttavia in questo quadro assumono urgenza non solo lo spietato consumo di suolo, ma anche la spaventevole perdita di qualità dell' architettura in Italia e il declino dell' agricoltura, che del suolo è il miglior presidio; anche la trasformazione di uliveti e vigneti in distese di pannelli solari. Temi non di natura "estetica", ma legati alla salute, alla qualità del vivere, alla felicità e al benessere dei singoli e delle comunità, all'equilibrio economico e alla produttività e quindi di temi di natura etica.

lunedì 25 maggio 2020

Step #20 LO ZIBALDONE

Il paesaggio nello Zibaldone di Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi, 1798-1837
Le idee di Leopardi sul rapporto fra uomo e natura conoscono un’evoluzione  con il passaggio dalla contrapposizione tra una natura benefica e generosa e una ragione malefica, a una concezione assolutamente negativa dell’esistenzaIn quest’ultima fase, la natura assume l’immagine di una madre assassina che crea per distruggere, al solo scopo di perpetuare il circolo materiale di riproduzione.
Ecco due esempi in cui viene citata la natura contrapposta all'uomo che dominato dalla ragione si pone in contrasto con questa.

Dallo Zibaldone, p. 14: 
La ragione è nemica d’ogni grandezza: la ragione è nemica della natura: la natura è grande, la ragione è piccola. Voglio dire che un uomo tanto meno o tanto più difficilmente sarà grande quanto più sarà dominato dalla ragione: che pochi possono esser grandi (e nelle arti e nella poesia forse nessuno) se non sono dominati dalle illusioni. 

Dallo Zibaldone, p. 34: 
La ragione è nemica della natura, non già quella ragione primitiva di cui si serve l’uomo nello stato naturale, e di cui partecipano gli altri animali, parimente liberi, e perciò necessariamente capaci di conoscere. Questa l’ha posta nell’uomo la stessa natura, e nella natura non si trovano contraddizioni. Nemico della natura è quell’uso della ragione che non è naturale, quell’uso eccessivo ch’è proprio solamente dell’uomo, e dell’uomo corrotto: nemico della natura, perciò appunto che non è naturale,né proprio dell’uomo primitivo. 

Step #25 DIALOGO FINALE

Dialogo finale sulla tutela del paesaggio da un punto di vista sociale, etico ed utopico Beatrice : Amo venir al mare, immergermi nell...